Avevi riempito di stelle una stanza

Non mi sarei persa
se tu mi avessi stretto,
di più, tra le tue braccia.
Nessun gelo
ha mai riscaldato…
e
ancora di più
gente, barbone come me,
isolata dalla vita.
Strade e vicoli senza pietà,
senza uscita.
Vicoli ciechi
tra tante strade di comunicazioni.
Tra tanti prati e cieli,
soltanto una stanza
dove avevi riempito di stelle
e come una tazza, il mio cuore
e
ancora di più
anche il tuo.

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Sai farmi chiudere gli occhi

Svegliarmi e sentire
nell’immensità del mio cuore
che tu,
tu ci sei ad aspettarmi,
e nella mia mano stringo
il ritmo della vita.
Vieni vicino morbida bocca.
Rivedo il tuo viso,
come mi guardi
e sai farmi chiudere gli occhi
tra le tue braccia.

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Apro le braccia

Amore, nulla mi teme,
se lo sguardo si appropria delle tenebre,
in quel fulgore che m’inviti
scompaiono le ansie,
nulla io temo,
se le tue braccia mi sanno accompagnare
come una danza felice
in questa povertà di timida luce.
Danza con me
gioia infinita,
anche se infinitamente breve
i nostri occhi si possono misurare
nell’immenso amore che abbiamo.
Basta,
basta per nutrire quei rami
dell’albero che tendono verso il sole,
che offrono i suoi fiori
così come io apro le braccia
e tengo unito il cuore.

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