L’ora più temibile per me
o il tempo più angoscioso
quando si accende la notte
nel suo sfogliare di ore
persi nella solitudine;
l’ora più indegna
e che mi soffoca il cuore,
non tanto perché vago da sola,
quanto l’ombre che calpesto
nel rifugiarmi, neppure un grido in quel dolore
l’unica cosa che mi sostiene ancora.
Copyright ©Giò Furfaro