Stringo la mano
nel pugno dei miei pensieri,
cela carezze,
appigli, percorsi.
Odo sentieri
caldi,
bruciati dal sole,
corrosi dal tempo
che scorrono da quella mano.
Scantona anche il vento
tra le foglie del mio albero,
suonano ricordi, brusii del tempo.
Rammenti vivi.
Urla insieme a me,
sbatte inquieto
sopraggiunte le tenebre,
più forte, non dorme,
nel suo tormento mi tiene sveglia.
©Giò Furfaro