Inselvi desideri del cuore

È sempre dentro un foglio
tutta la mia ombra e
inselvi desideri del cuore.
Riempio solo una pagina
dove cerco di disperdere
ciò che sono e, ogni volta,
sento che trema ad ogni parola.
Le labbra son cucite,
ma con le ali di questo foglio
mi faccio rapire dall’onda
verso il richiamo del mare.
Tempestoso, inquieto, ignaro del destino.
E son tante le cose
che han perso il suo sapore
mi resta che il male, così come appare,
lo scriva ancora
senza speranza mi so dare,
amore e vita non si può scordare!

©Giò Furfaro

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Avrei voluto quella bocca

Avrei voluto quella bocca.
Una dolce musica e negli occhi tuoi
avrei visto me stessa.
Avrei voluto sdraiarmi sulla calda sabbia
mentre toccavi i miei capelli.
Non sapevo nulla del vento
che trascina i sogni
e rimanere a guardare la riva,
l’onda sbattere forte
intanto che il mare col suo rumore
si porta via le mie lacrime
e il mio desiderio di cantare insieme
l’amore.
Mentre la notte copre il passato
so di rimanere sola.

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Ancora un canto

Una lacrima scese
fino a far rumore nell’acqua
il mare mi fece sognare
quel pomeriggio assolato.
Il rosso dipinse di sangue il cielo,
io mi sentivo triste e senza storia
mentre correva come un’onda
il sogno infranto.
Con lo sguardo assente,
pregai al cuore di non cedere
allo strazio dell’attimo che fugge,
regalandogli ancora un canto
d’arcani accenni di speranza.

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